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Il vuoto del “empty nest”

Si tratta di una sindrome che sta emergendo in America: quando i figli partono, i genitori provano un sentimento di indipendenza ma anche di dipendenza

Il vuoto del "empty nest"
Ritratto di mamma con due figlie (©depositphotos)

Un fenomeno sempre più diffuso sta emergendo tra i genitori americani: la sindrome dell’empty nest. Questo termine descrive il senso di vuoto e di perdita che molti genitori provano quando i loro figli lasciano la casa per intraprendere la propria strada, sia essa l’università in una città lontana o l’ingresso nel mondo del lavoro altrove.

Navigare tra indipendenza e dipendenza

È un momento cruciale nella vita di una famiglia: mentre i giovani costruiscono la propria indipendenza, i genitori devono confrontarsi con la realtà della propria dipendenza emotiva dai figli. Lo stile di vita familiare, fatto di momenti condivisi e routine quotidiane, viene improvvisamente sconvolto. Quella che una volta era la vivace casa Bradford, evocativa della serie televisiva degli anni ’70, ora si svuota, lasciando dietro di sé il silenzio e le stanze vuote.

Confrontarsi con il cambiamento

Per i genitori abituati a grigliate in giardino, serate davanti alla TV e attività sportive nei weekend con i loro figli, il passaggio all’empty nest può essere sconcertante. Ci si trova di fronte a un nuovo equilibrio, dove le dinamiche familiari devono essere rivisitate e adattate alla nuova realtà.

Il ruolo del coach per l’empty nest

Proprio per questo motivo in alcune città americane, sta emergendo una figura professionale che può aiutare i genitori ad affrontare questa fase di transizione: il coach per l’empty nest. Questi professionisti offrono supporto e consulenza per aiutare i genitori a gestire le proprie emozioni, a riscoprire interessi e passioni personali, e a rafforzare i legami familiari nonostante la distanza fisica. Vediamo alcuni dei sui compiti:

  1. Supporto emotivo: fornisce un sostegno emotivo ai genitori che stanno affrontando sentimenti di vuoto, perdita e solitudine dopo che i loro figli hanno lasciato casa. Attraverso ascolto attivo e comprensione empatica, il coach aiuta i genitori a elaborare le proprie emozioni e a trovare strategie per affrontarle in modo sano.
  2. Consulenza personalizzata: il coach lavora con i genitori per identificare le loro esigenze specifiche e i loro obiettivi durante questa fase di vita. Attraverso sessioni individuali, offre consulenza personalizzata per aiutare i genitori a sviluppare piani d’azione pratici per affrontare i cambiamenti nella loro vita quotidiana e nella loro identità.
  3. Esplorazione di interessi e passioni:  incoraggia i genitori a esplorare nuovi interessi, hobby e passioni al di fuori del loro ruolo di genitori. Questo può aiutare i genitori a riempire il vuoto lasciato dai figli partiti e a riscoprire parti di sé stessi che potrebbero essere state trascurate durante gli anni di genitorialità intensa.
  4. Rafforzamento dei legami familiari:  lavora con i genitori per mantenere e rafforzare i legami familiari nonostante la distanza fisica dai figli. Questo può includere strategie per mantenere comunicazioni regolari, pianificare visite e creare nuove tradizioni familiari che si adattino alla nuova dinamica familiare.

Una nuova avventura

Per milioni di famiglie, l’empty nest rappresenta un passaggio naturale atteso, un momento di crescita e di orgoglio per i successi dei propri figli. Ma per altri, può essere un momento drammatico, segnato da sentimenti di solitudine e di vuoto. Tuttavia, con il giusto sostegno e con un’apertura mentale alla possibilità di nuove esperienze e opportunità, i genitori possono affrontare con successo la sindrome dell’empty nest e trasformare questo capitolo della loro vita in una nuova e stimolante avventura.

E tu cosa ne pensi?

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