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La neofobia alimentare nei bambini: come affrontarla

La neofobia alimentare è il rifiuto da parte dei bimbi di assaggiare cibi nuovi. Vediamo come superarla con strategie e piccoli trucchetti

La neofobia alimentare nei bambini: come affrontarla
Neofobia alimentare nei bambini (©depositphotos)

Quando i piccoli si rifiutano di assaggiare nuovi cibi, spesso non è solo un capriccio, ma potrebbe essere la manifestazione di un tratto comune chiamato neofobia alimentare. Questa tendenza, definita come la riluttanza a provare alimenti nuovi o sconosciuti, è particolarmente diffusa tra i bambini in età prescolare, solitamente tra i 2 e i 6 anni. Ma cosa porta i bambini a comportarsi così e come possono i genitori affrontare questa sfida?

Le radici della neofobia

Per comprendere la neofobia, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. I nostri antenati vivevano in un ambiente in cui era essenziale evitare cibi sconosciuti per prevenire possibili danni alla salute. Questo istinto di evitare l’ignoto è stato tramandato nel corso delle generazioni, diventando una caratteristica evolutiva di protezione. Tuttavia, in un’epoca in cui il cibo è ampiamente sicuro e accessibile, questa tendenza può diventare problematica.

Quando si manifesta

La neofobia alimentare si manifesta soprattutto quando i bambini iniziano ad acquisire maggiore autonomia e possono esplorare il cibo in modo più indipendente. È un comportamento innato che non dovrebbe sorprendere i genitori, poiché non è necessariamente legato all’ambiente scolastico. Tuttavia, è importante per i genitori capire come affrontare questa sfida in modo costruttivo.

Strategie per affrontare la neofobia alimentare

  1. Aumentare la familiarità: presentare i cibi in una forma riconoscibile può aiutare i bambini a sentirsi più a loro agio nell’assaggiarli. Ad esempio, mostrare una carota intera anziché frullarla può rendere il cibo più accettabile.
  2. Coinvolgere i bambini nella preparazione: coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti permette loro di familiarizzare con gli alimenti attraverso la manipolazione, l’osservazione e l’assaggio. Questo può aiutare a ridurre l’ansia legata all’incertezza del cibo.
  3. Utilizzare la lettura e il gioco: leggere libri che rappresentano una varietà di alimenti o giocare a “far finta di cucinare” può essere divertente e educativo.
  4. Modello di comportamento: i bambini tendono ad imitare il comportamento degli adulti, quindi mostrare entusiasmo e apertura nei confronti di nuovi cibi può influenzare positivamente le loro abitudini alimentari.
  5. Evitare la costrizione e le ricompense: costringere i bambini a mangiare o ricompensarli per mangiare certi cibi può avere l’effetto contrario, rendendo il cibo associato a un’esperienza negativa. È importante creare un ambiente rilassato e positivo intorno al cibo.

La neofobia alimentare nei bambini è quindi una fase tipica dello sviluppo che tende a risolversi con il tempo. Con un po’ di pazienza, comprensione e creatività, è possibile superare questa sfida e incoraggiare i bambini a esplorare il meraviglioso mondo della cucina con curiosità e gioia.

E tu cosa ne pensi?

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