“Quando potrò avere il mio primo smartphone?” È una domanda che molti genitori prima o poi sentono. Mentre l’età media per il primo smartphone si abbassa progressivamente, la decisione di quando e come introdurre i figli a questo strumento resta complessa. Il dilemma non si riduce solo all’età, ma riguarda la capacità del bambino di gestire uno strumento che ha implicazioni oltre la semplice comunicazione.
Un’età universale? Non esiste
Imporre un’età “standard” per l’uso dello smartphone potrebbe non essere la scelta più indicata, poiché ogni bambino cresce in contesti differenti e manifesta un livello di maturità che varia. Fino a qualche anno fa, si aspettava solitamente la scuola media prima di affidare uno smartphone ai figli, ma oggi l’età si è abbassata, e alcuni bambini ricevono il telefono già a 8-9 anni, spesso come regalo in occasione di eventi significativi come la prima comunione. Tuttavia, uno studio dell’Università di Milano-Bicocca rivela che un bambino su dieci possiede uno smartphone addirittura prima dei sei anni, portando alla riflessione se i genitori stiano accelerando troppo i tempi.
La motivazione è fondamentale
Prima di acquistare un telefono, è essenziale chiedersi perché il bambino ne sente il bisogno e come intende utilizzarlo. Alcuni bambini lo vedono come uno strumento per scattare foto, guardare video o giocare, attività per cui esistono alternative più adatte, come una fotocamera o un tablet da condividere con i genitori. Focalizzarsi sul motivo della richiesta aiuta a ritardare l’acquisto, senza che il bambino si senta escluso. Importante è evitare che lo smartphone venga percepito come un “passaporto” per l’indipendenza, poiché potrebbe portare a un’iperprotezione e, allo stesso tempo, a una libertà virtuale difficile da gestire.
Preparare i figli all’uso responsabile
Come prepariamo un bambino a prendere un mezzo pubblico da solo, allo stesso modo possiamo guidarlo verso un uso consapevole dello smartphone. Prima di consegnarglielo, possiamo mostrargli come gestire alcune funzioni e quali sono i rischi e le opportunità dell’ambiente digitale. Ad esempio, può essere utile fargli utilizzare il vecchio telefono dei genitori, magari senza una SIM card e sotto supervisione, per apprendere i meccanismi senza dover affrontare situazioni pericolose.
L’età giusta? Verso i 13-14 anni
Molti esperti raccomandano di attendere almeno fino ai 13-14 anni, anche se spesso i ragazzi iniziano a usare smartphone e social già prima. Durante la scuola secondaria, infatti, avere uno smartphone può facilitare le interazioni con i compagni e l’accesso a informazioni scolastiche, ma prima dei 10-11 anni è preferibile evitare che il bambino ne possieda uno personale. Favorire un uso condiviso e controllato degli strumenti digitali fino a quell’età permette ai ragazzi di sviluppare un’autoregolazione nell’uso della tecnologia.
Il momento del regalo: Natale o compleanno?
Molti genitori pensano di regalare il primo smartphone in occasione del Natale o del compleanno. Se ben valutato, il Natale può essere un momento favorevole, ma occorre evitare che l’oggetto sia percepito come un premio. Regalare uno smartphone come ricompensa può attribuirgli un fascino eccessivo. Sarebbe invece opportuno introdurre questo strumento in un momento di transizione, come il passaggio alla scuola media, per sancire una nuova fase di crescita.
Scegliere il modello giusto
La scelta dello smartphone dovrebbe considerare le reali esigenze del bambino, senza investire in un modello particolarmente avanzato. Un vecchio dispositivo dei genitori, resettato e impostato con le app essenziali, può rappresentare un buon compromesso. In questo modo il bambino inizia a prendere confidenza con le funzionalità, sempre sotto la supervisione dell’adulto.