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Gravidanza

Posizioni fetali: la danza del piccolo prima della nascita

Esploriamo le posizioni podalica e cefalica e le strategie per un parto sereno, senza intoppi

Posizioni fetali: la danza del piccolo prima della nascita
Posizione podalica e cefalica (depositphotos)

Durante la gravidanza, il feto può assumere diverse posizioni nel grembo materno, tra le più comuni ci sono la posizione podalica e quella cefalica. Queste posizioni possono influenzare il processo di parto e la sua sicurezza. Comprendere queste variazioni e conoscere le strategie per promuovere una posizione ottimale del bambino prima della nascita è fondamentale per garantire un parto senza intoppi.

La posizione cefalica: ideale per un parto sereno

La posizione cefalica è considerata la più favorevole per un parto senza intoppi. In questa configurazione, la testa del feto è rivolta verso il canale del parto, facilitando il suo passaggio attraverso il bacino materno durante il travaglio. Questa disposizione offre le migliori opportunità per un parto naturale e privo di complicazioni.

La posizione podalica: sfide e complicazioni

Al contrario, la posizione podalica si verifica quando il feto è posizionato con i piedi o il sedere rivolti verso il canale del parto. Questa configurazione può aumentare il rischio di complicazioni durante il parto, come il blocco delle spalle o la compressione del cordone ombelicale. Affrontare questa situazione richiede strategie e interventi mirati per favorire una transizione sicura verso la posizione cefalica.

Strategie per far girare il feto

Prima di rassegnarsi alla posizione del bambino, ci sono alcune strategie per provare a far fare al piccolo una capriola di modo da adottare la posizione migliore per il parto.

Versione cefalica esterna

Una delle tecniche più comuni per favorire il cambio di posizione del feto è la versione cefalica esterna (VCE). Questa procedura, eseguita da un medico o un ostetrico, consiste nell’applicare una delicata pressione manuale sull’addome della madre per spostare il feto in posizione cefalica. Solitamente eseguita dopo la 36ª settimana di gravidanza, la VCE può essere efficace nel favorire una presentazione cefalica del feto e ridurre il rischio di complicazioni durante il parto.

Esercizi e posizioni

Oltre agli interventi medici, esistono diversi esercizi e posizioni che le donne possono adottare per incoraggiare il feto a girarsi in modo naturale. Tra questi, il movimento in acqua calda  può rilassare i muscoli addominali e favorire la libertà di movimento per il feto. Inoltre, la posizione del gatto è un esercizio che stimola il movimento del bacino e dell’utero, incoraggiando il feto a muoversi con il peso dell’utero rivolto verso il basso. Questi esercizi non solo offrono benefici fisici alla madre, ma possono anche creare uno spazio più favorevole all’interno dell’utero per il feto, facilitando eventuali cambiamenti di posizione. Tuttavia, è importante consultare sempre un professionista medico prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio durante la gravidanza, per assicurarsi che gli esercizi scelti siano sicuri e adatti alla situazione individuale della madre e del feto.

Posizione del gatto in gravidanza (depositphotos)

Posizione del gatto in gravidanza (© Depositphotos)

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