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Il secondo trimestre di gravidanza: sintomi, cambiamenti ed esami

Il secondo trimestre di gravidanza si caratterizza per un periodo di ritrovato benessere per la futura mamma. Vediamo i cambiamenti e gli esami da affrontare in questa fase

Il secondo trimestre di gravidanza: sintomi, cambiamenti ed esami
Secondo trimestre di gravidanza (©depositphotos)

Il secondo trimestre di gravidanza, che va dalla 13ª alla 27ª settimana, è spesso considerato il periodo più piacevole per le future mamme. Dopo le sfide del primo trimestre, caratterizzate da nausea e affaticamento, molte donne sperimentano un senso di rinnovata energia e benessere. Tuttavia, questo periodo non è privo di cambiamenti significativi e sintomi che preparano il corpo per le fasi successive della gravidanza e per il parto.

Sintomi comuni del secondo trimestre

Durante il secondo trimestre, molte delle fastidiose sensazioni del primo trimestre, come la nausea mattutina, tendono a diminuire. Tuttavia, ci sono nuovi sintomi che possono manifestarsi:

  1. Dolori e crampi addominali: con l’utero che cresce rapidamente per accogliere il feto in sviluppo, è comune avvertire crampi e dolori addominali. Questo è dovuto all’espansione dei legamenti che sostengono l’utero.
  2. Aumento dell’appetito: con la nausea in diminuzione, l’appetito tende a crescere. È importante seguire una dieta equilibrata per sostenere la crescita del bambino e mantenere la propria salute.
  3. Movimenti fetali: intorno alla 18ª-20ª settimana, molte donne iniziano a percepire i primi movimenti del bambino, spesso descritti come “farfalle nello stomaco”. Questi movimenti diventano più forti e frequenti con il progredire della gravidanza.
  4. Cambamenti cutanei: le variazioni ormonali possono causare cambiamenti nella pelle, come la linea nigra (una linea scura che compare sull’addome), cloasma (macchie scure sul viso) e un generale aumento della pigmentazione.
  5. Mal di schiena: l’aumento di peso e i cambiamenti nella postura per adattarsi alla crescita del pancione possono portare a mal di schiena.
  6. Congestione nasale e gengivale: l’aumento del volume di sangue può causare congestione nasale e gengive gonfie o sanguinanti.

Cambiamenti fisici e emotivi

Oltre ai sintomi specifici, ci sono numerosi cambiamenti fisici e emotivi che caratterizzano il secondo trimestre:

  1. Crescita del pancione: l’utero si espande e il pancione diventa sempre più visibile. Questo cambiamento è spesso accolto con gioia, poiché rende più tangibile la presenza del bambino.
  2. Sviluppo del seno: i seni continuano a crescere in preparazione per l’allattamento. Possono diventare più sensibili e potrebbero comparire smagliature.
  3. Emozioni miste: molte donne sperimentano una gamma di emozioni, dalla gioia e eccitazione all’ansia e preoccupazione. Questo è del tutto normale e può essere utile parlare delle proprie sensazioni con partner, amici o un professionista della salute.
  4. Energia aumentata: molte donne riferiscono di sentirsi più energiche e meno stanche rispetto al primo trimestre. Questo può essere un buon momento per preparare la casa per l’arrivo del bambino e per godersi le attività che potrebbero diventare più difficili nel terzo trimestre.

Consigli per un secondo trimestre sereno

Per affrontare al meglio i cambiamenti del secondo trimestre, ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. Alimentazione bilanciata: seguire una dieta ricca di nutrienti essenziali come ferro, calcio, e acido folico è fondamentale per il benessere di mamma e bambino.
  2. Esercizio fisico moderato: attività come il nuoto, lo yoga prenatale e le passeggiate possono aiutare a mantenere la forma fisica e ridurre il mal di schiena.
  3. Abbigliamento comodo: investire in abbigliamento premaman può fare una grande differenza in termini di comfort.
  4. Cura della pelle: utilizzare creme idratanti per prevenire o ridurre le smagliature e protezione solare per evitare l’iperpigmentazione.
  5. Supporto emotivo: parlare delle proprie emozioni con persone di fiducia o un terapeuta può aiutare a gestire eventuali ansie o preoccupazioni.

Esami del secondo trimestre

Durante il secondo trimestre di gravidanza, ci sono diversi esami e controlli importanti che le future mamme devono effettuare. Questi test sono fondamentali per monitorare la salute del bambino e della madre, identificando precocemente eventuali complicazioni e assicurando un corretto sviluppo fetale. Vediamo quali sono gli esami principali da fare in questo periodo.

  1. Emocromo completo: questo test controlla i livelli di emoglobina e l’ematocrito per diagnosticare eventuali anemie. È importante garantire che la madre abbia livelli adeguati di ferro per sostenere la crescita del bambino.
  2. Glucosio nel sangue: viene effettuato il test del glucosio per escludere la presenza di diabete gestazionale. Solitamente viene eseguito tra la 24ª e la 28ª settimana e può comportare una curva glicemica se i primi risultati non sono nella norma.
  3. Esame delle urine: controlla la presenza di proteine e zuccheri, che possono indicare infezioni urinarie o preeclampsia. Inoltre, può essere utilizzato per monitorare i livelli di glucosio.
  4. Ecografia morfologica: effettuata tra la 18ª e la 22ª settimana, è uno degli esami più importanti del secondo trimestre. Questa ecografia dettagliata valuta lo sviluppo anatomico del feto, controllando la presenza di eventuali malformazioni. Misura anche la crescita del bambino e il volume del liquido amniotico.
  5. Ecografia per la misura della lunghezza del collo uterino: può essere eseguita per valutare il rischio di parto pretermine, specialmente se ci sono fattori di rischio o precedenti storie di parto prematuro.

Screening Prenatali

  1. Test di screening del secondo trimestre: anche noto come test del triplo o quadruplo, misura i livelli di specifiche sostanze nel sangue materno (alfa-fetoproteina, estriolo, gonadotropina corionica umana e, a volte, inibina-A). Questo test può identificare il rischio di sindrome di Down, trisomia 18 e difetti del tubo neurale.
  2. Amniocentesi: generalmente offerta tra la 15ª e la 20ª settimana, questo test diagnostico preleva un campione di liquido amniotico per rilevare anomalie genetiche e cromosomiche. Viene raccomandata soprattutto in caso di alto rischio rilevato dagli screening o per donne sopra i 35 anni.

Monitoraggio del benessere fetale

  1. Controllo del battito cardiaco fetale: durante le visite prenatali, il medico controllerà regolarmente il battito cardiaco del feto con un doppler fetale. Questo assicura che il cuore del bambino stia funzionando correttamente.

Vaccinazioni

  1. Vaccino per la pertosse (Tdap): raccomandato tra la 27ª e la 36ª settimana, protegge il neonato dalla pertosse nei primi mesi di vita. È importante anche per prevenire la trasmissione di infezioni respiratorie.

Consulenza e educazione prenatale

  1. Consulenze nutrizionali: incontri con un nutrizionista possono aiutare a garantire una dieta bilanciata, essenziale per la salute della madre e del bambino.
  2. Corsi di preparazione al parto: possono iniziare in questo trimestre, fornendo informazioni utili su cosa aspettarsi durante il travaglio e il parto, e consigli su come gestire il dolore e prepararsi per la nascita
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