Dermatite pruriginosa
Tra le dermatiti più frequenti in gravidanza, spicca la “dermatite pruriginosa,” nota anche come PUPPP (acronimo di ‘pruritic urticarial papules and plaques of pregnancy’). Questa condizione si caratterizza per l’insorgenza di papule e placche urticanti, che compaiono di solito nelle ultime 2-3 settimane di gravidanza. Le macchie arrossate possono comparire sull’addome, estendersi alle cosce e ai glutei, causando prurito intenso. La PUPPP è più comune nelle primipare e nelle gravidanze multiple, colpendo prevalentemente le donne in attesa di un maschio.
Sebbene fastidioso, è importante sottolineare che la PUPPP è innocua per il feto, e solitamente scompare dopo il parto. Per alleviare il prurito, si consiglia l’uso di antistaminici non sedativi, sempre previo consulto medico.
Colestasi gravidica
Un’altra condizione dermatologica associata alla gravidanza è la colestasi gravidica, causata da una disfunzione secretoria della bile. Questa condizione si manifesta con un prurito intenso e persistente su tutto il corpo, di solito inizia sulle mani o sui piedi. Nonostante il prurito, non si verificano lesioni cutanee evidenti, e la diagnosi viene confermata attraverso esami del sangue. La colestasi gravidica, se non trattata, può avere gravi conseguenze per la madre e il feto. Tuttavia, il prurito si risolve generalmente dopo il parto.
Herpes gestationis
L’herpes gestationis, o pemfigoide gestationis, è una rara malattia bollosa autoimmune che colpisce le donne in gravidanza, di solito durante il secondo trimestre. Caratterizzata da prurito intenso intorno all’ombelico, può svilupparsi in un’eruzione cutanea con papule orticarioidi e placche che si estendono a diverse parti del corpo. Sebbene possa risolversi spontaneamente verso la fine della gravidanza, molte donne sperimentano una riacutizzazione intorno al parto.
Follicolite pruriginosa
La follicolite pruriginosa, descritta per la prima volta nel 1981, si manifesta con l’infezione dei follicoli durante il terzo trimestre. Caratterizzata da numerose papule o pustole pruriginose sparse sul corpo, simile alla PUPPP, non comporta rischi per il feto e solitamente si risolve dopo il parto.
Prevenzione e trattamento
Per prevenire o limitare il prurito provocato dalla dermatite, è essenziale mantenere la pelle idratata. L’uso quotidiano di creme e lozioni che ripristinano la componente lipidica cutanea può essere di grande aiuto. Si consiglia l’utilizzo di bagnoschiuma oleosi e non profumati, evitando docce frequenti per preservare la barriera cutanea. Inoltre, è consigliabile evitare vestiti di tessuto sintetico a contatto con la pelle.
In caso di sintomi, è fondamentale consultare un dermatologo per una terapia adeguata. Alcuni disturbi possono richiedere l’uso di antistaminici non sedativi, mentre altri potrebbero necessitare di trattamenti specifici.
La dermatite in gravidanza, seppur fastidiosa, è generalmente temporanea e non rappresenta una minaccia per il feto. La gestione precoce dei sintomi e il supporto medico adeguato possono contribuire a garantire una gravidanza più confortevole dal punto di vista dermatologico.