Negli ultimi anni, si è assistito a un notevole aumento dell’allattamento esclusivo al seno nei neonati. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’UNICEF, negli ultimi dodici anni, la percentuale di bambini di età inferiore ai sei mesi allattati esclusivamente al seno è aumentata di oltre il 10%, raggiungendo così il 48% a livello globale. Questo fenomeno non solo evidenzia il crescente riconoscimento dei benefici dell’allattamento materno, ma sottolinea anche l’importanza di un sostegno adeguato alle madri, in particolare nei periodi di emergenza e crisi.
Il latte materno: una protezione preziosa
Il latte materno non è solo un alimento; rappresenta una vera e propria protezione per i neonati, riducendo il rischio di malattie croniche come l’ipertensione e il diabete. Ma i benefici non si limitano alla salute fisica: l’allattamento al seno favorisce un legame affettivo profondo tra madre e bambino, creando un senso di continuità e sicurezza. Durante la Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno 2024, celebrata in Italia dal 1 al 7 ottobre con il tema “Closing the Gap. Breastfeeding Support for All”, si pone l’accento sulla necessità di affrontare le disuguaglianze esistenti nella nostra società, specialmente in situazioni di crisi.
L’importanza delle politiche sanitarie
Per promuovere un maggiore accesso e sostegno all’allattamento, è fondamentale che le strutture sanitarie adottino politiche favorevoli. Secondo il dott. Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), è imperativo eliminare gli ostacoli che impediscono alle madri di iniziare e mantenere l’allattamento al seno. Una rete di sostegno familiare e lavorativo, unita a pratiche come il rooming-in, dove madre e bambino sono tenuti insieme in ospedale, può fare la differenza. Attualmente, circa un terzo delle strutture sanitarie non permette o limita questa pratica, evidenziando la necessità di un cambiamento.
Iniziative per il sostegno all’allattamento
Un’iniziativa importante è il progetto “Policy Aziendale sull’Allattamento” (PAA), avviato dalla SIN, che ha già visto l’adesione di 62 Aziende Sanitarie. Questo progetto mira a implementare pratiche che facilitino l’allattamento, come il contatto pelle a pelle immediato dopo la nascita. Recenti studi hanno dimostrato che i neonati che beneficiano di questo contatto mostrano tassi di allattamento al seno esclusivo significativamente più elevati a tre mesi di vita.
L’effetto del tele-supporto
Inoltre, il supporto telematico per i genitori si sta rivelando un’altra risorsa preziosa. Questo sistema ha dimostrato di aumentare il tasso di allattamento esclusivo fino al 25% nei tre mesi successivi al parto, con effetti positivi che si estendono fino ai sei mesi. La SIN ha dunque pubblicato una Position Statement sul Tele-supporto all’Allattamento, che riflette l’importanza di integrare queste nuove forme di assistenza con le tradizionali visite in presenza.
Un sono per la salute di tutti
Il messaggio chiave è chiaro: con il giusto supporto, le madri possono superare le difficoltà iniziali e trarre beneficio da una pratica che offre vantaggi sia per il bambino che per loro stesse. L’allattamento al seno non è solo un dono che le madri fanno ai propri figli, ma una pratica che promuove la salute pubblica e il benessere della comunità. Infatti, studi dimostrano che le donne che allattano a lungo riducono il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore.