Il sonnambulismo infantile è una delle parasonnie, un gruppo di comportamenti anomali che si verificano durante le transizioni tra i vari stadi del sonno. Oltre al sonnambulismo, tra queste condizioni si trovano anche i pavor nocturnus (o terrori notturni), il sonniloquio (parlare nel sonno) e i risvegli confusionali. Questi disturbi si manifestano tipicamente durante il sonno non REM (NREM), una fase caratterizzata dall’assenza di movimenti oculari rapidi e dalla presenza di onde lente nell’elettroencefalogramma.
Sonnambulismo nei bambini
Il sonnambulismo è un disturbo benigno che può iniziare già a partire dai 2 anni di età e continuare anche in età adulta. Studi condotti su circa 100.000 individui indicano che il 6,9% della popolazione sperimenta almeno un episodio di sonnambulismo nel corso della vita. Tra i bambini, il 15-30% vive almeno un episodio, con un picco di incidenza intorno ai 10 anni.
La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale. Secondo uno studio del 2015, la probabilità di sonnambulismo nei bambini è tre volte superiore se un genitore è sonnambulo e sette volte maggiore se entrambi i genitori lo sono. Altri fattori favorenti includono stress, deprivazione di sonno, apnee notturne, infezioni e febbre, che possono prolungare il sonno profondo.
Sintomi del sonnambulismo
I bambini sonnambuli possono compiere azioni a occhi aperti di cui non ricordano nulla al risveglio. Possono sedersi sul letto, parlare, emettere suoni o persino cantare. Alcuni si alzano dal letto e si dirigono verso altri membri della famiglia o compiono gesti quotidiani come accendere la luce o vestirsi. Questi episodi durano da uno a trenta minuti, al termine dei quali il bambino ritorna a letto.
Rimedi e prevenzione
Gli episodi di sonnambulismo possono preoccupare per la sicurezza del bambino e della famiglia. È possibile adottare diverse strategie per migliorare l’igiene del sonno:
- Stabilire orari regolari per andare a letto e svegliarsi, con differenze massime di un’ora tra giorni feriali e festivi.
- Creare una routine rilassante prima di dormire e rendere la camera da letto un ambiente confortevole e privo di distrazioni.
- Evitare cene pesanti e bevande contenenti caffeina nelle ore precedenti il sonno.
- Limitare l’uso di dispositivi elettronici con display luminosi prima di coricarsi.
- Favorire attività fisica all’aperto durante il giorno per sincronizzare i ritmi circadiani.
Durante un episodio, è importante non svegliare il bambino, ma piuttosto accompagnarlo delicatamente a letto. In alcuni casi selezionati, può essere utile programmare risvegli notturni per prevenire gli episodi, ma questo dovrebbe essere fatto sotto la guida di uno specialista.
Per prevenire incidenti, è consigliabile adottare misure di sicurezza come bloccare porte e finestre, impostare la temperatura dell’acqua calda a un livello sicuro, utilizzare cancelletti per limitare l’accesso alle scale e tenere lontani oggetti pericolosi.