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Cartoni animati per bambini: guida ai criteri educativi

Consigli e indicazioni su come valutare e selezionare contenuti televisivi di qualità per i più piccoli

Cartoni animati per bambini: guida ai criteri educativi
Bambino che guarda un cartone animato in televisione (©depositphotos)

Negli ultimi decenni, la produzione di cartoni animati per bambini è aumentata in modo esponenziale, riflettendo il crescente tempo che i più piccoli trascorrono davanti agli schermi. Di fronte a questa vasta offerta, diventa essenziale per i genitori saper distinguere tra semplice intrattenimento e contenuti realmente educativi. Ma quali criteri dovrebbero guidare questa scelta? Ecco una guida per orientarsi nel mondo dei cartoon per la prima infanzia.

1. Età dei protagonisti

La prima considerazione riguarda l’età dei personaggi principali rispetto a quella dello spettatore. I protagonisti dovrebbero avere un’età vicina a quella del bambino, con una differenza non troppo marcata. Ad esempio, un cartone con un personaggio di 10 anni potrebbe non essere adatto a un bambino di 4 anni.

2. Durata degli episodi

I bambini sotto i 5 anni hanno difficoltà a mantenere l’attenzione per lunghi periodi. Pertanto, è preferibile scegliere cartoni con episodi della durata compresa tra i 5 e i 20 minuti. Nel caso di film, è consigliabile segmentare la visione.

3. Linearità e sequenzialità

Un buon cartone animato deve avere una trama semplice e lineare, che il bambino possa raccontare una volta conclusa la visione. Questo esercizio di narrazione aiuta a consolidare le competenze linguistiche e cognitive.

4. Ritmi adeguati

I ritmi delle scene dovrebbero essere distesi, permettendo al bambino di osservare, ascoltare e comprendere, senza essere sopraffatto da stimoli veloci e costanti.

5. Valori e insegnamenti

I cartoni animati educativi devono trasmettere valori positivi, come la collaborazione, il rispetto delle differenze, l’importanza dell’amicizia e la cura dell’ambiente. Questi temi possono stimolare riflessioni importanti nei bambini.

6. Uso delle metafore

Le metafore aiutano a stimolare l’immaginazione e la fantasia, promuovendo al contempo la conoscenza. Un cartone animato dovrebbe utilizzare metafore per rappresentare concetti complessi in modo comprensibile e interessante per i bambini.

7. Evitare gli stereotipi

È importante scegliere cartoni che evitino stereotipi dannosi, come quelli sessisti o culturali, e che rappresentino la diversità in modo positivo e inclusivo.

8. Collegamento con la realtà

I cartoni animati dovrebbero avere elementi che si collegano con le esperienze quotidiane dei bambini, offrendo opportunità di riflessione e apprendimento attraverso la rielaborazione delle esperienze vissute.

9. Dimensione estetica

Anche l’aspetto visivo conta: immagini curate e ben definite possono rendere la visione più piacevole e aiutare i bambini a seguire meglio la trama.

10. Obiettivi didattici

Alcuni cartoni animati possono avere obiettivi espliciti di insegnamento, come l’apprendimento di una seconda lingua, la gestione delle emozioni, o la trasmissione di conoscenze logico-scientifiche, artistiche o linguistiche.

Quando e quanto guardare i cartoni animati?

Secondo le raccomandazioni pediatriche, i bambini sotto i 2 anni dovrebbero evitare l’esposizione agli schermi. Dopo questa età, è possibile introdurre i cartoni animati, ma con moderazione: non più di 30 minuti consecutivi fino ai 3-4 anni, aumentando a un massimo di un’ora fino ai 6 anni. È fondamentale che il tempo davanti allo schermo sia condiviso con un adulto, che monitori e partecipi attivamente alla visione, stimolando il dialogo e la condivisione delle emozioni suscitate dalla narrazione.

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